Un nuovo modo di trovare problemi e di risolverli (o di perdere un cliente)
Se operi nel settore edile da un po’ di tempo ti sarà capitato diverse volte di ricevere una di queste telefonate dai tuoi clienti:
- Il cliente ti chiama per un problema di umidità.
- Il cliente ti chiama per la presenza di muffa a casa sua.
- Il cliente presume che ci sia un tubo che perde nella sua abitazione.
Chissà quante volte ti è capitato di affrontare uno di questi problemi.
E si sa, spesso le problematiche elencate sopra si concludono con lunghe cause giudiziarie, e tu in quanto tecnico giochi un ruolo fondamentale: sei quello che deve decretare la causa di un problema e capire di chi è la colpa.
Quante volte ti sei trovato nel bel mezzo di una diatriba tra vicini di casa o tra gli inquilini di un appartamento e il costruttore?
Quelle classiche situazioni dove chi vive in un appartamento dichiara difetti costruttivi che danno vita a muffe o altre situazioni di degrado dell’ambiente, mentre chi la casa l’ha costruita afferma che il problema è da imputare all’incuria degli inquilini stessi che:
- O non riscaldano a dovere la casa
- O non arieggiano a sufficienza gli ambienti
E in una situazione del genere, per quanto tu possa essere preparato e professionale, non sarà facile capire le cause che danno vita a questi sgradevolissimi fenomeni, se non con l’ausilio dell’opportuna strumentazione, come una termocamera e/o un datalogger (strumento che acquisisce informazioni di temperature e umidità ambientale nel tempo)
Si sa, l’umidità è una delle cause più comuni di deterioramento degli edifici, sia che penetri dalla copertura, attraverso gli infissi o per capillarità dal terreno (umidità di risalita).
L’acqua è proprio una brutta bestia per le case dei tuoi clienti!
Adesso, immaginati che in una fredda giornata di Gennaio, squilli il telefono del tuo studio.
È una tua cliente abituale, la Signora Rossi, una signora benestante che da anni si affida a te per la gestione e la manutenzione dei suoi immobili.
Ti chiama a causa di una presunta perdita del suo impianto di riscaldamento e manifesta una certa urgenza dato che la sua vicina, la signora Bianchi, che vive al piano di sotto, lamenta una serie di macchie……
Ma tu quel giorno non puoi, comunichi alla Signora che per oggi non ti è possibile fare il sopralluogo perché sei impegnato con un altro cliente. La tranquillizzi fissando un appuntamento per il giorno seguente, garantendo che risolverai il problema il prima possibile.
Ed eccoci qua, sono le ore 8:30 di una piovosa giornata d’inverno, tu pronto e carico per la tua giornata lavorativa ti metti in macchina e ti avvii, destinazione residenza invernale Sig.ra Rossi.
Giunto sul posto, dopo i convenevoli con l’affezionata cliente, ti rendi conto che nell’appartamento della signora non c’è nulla di preoccupante, nessuna macchia, nessuna traccia di umidità, perfino il suo parquet è lì, perfettamente integro e privo dei classici rigonfiamenti causati dall’acqua.
L’unico indizio per formulare l’ipotesi della presunta perdita, è la presenza delle macchie al piano di sotto, a casa della Signora Bianchi, in prossimità del muro portante.
Quindi chiami il tuo muratore di fiducia, mastro Gaetano, per intervenire con la rimozione di alcuni listoni del parquet in modo da verificare se c’è presenza di acqua nel massetto. Ma il muratore quel giorno non può intervenire perché è a casa con la febbre!
La signora Rossi, a questo punto, stufa delle continue lamentele della sua, tutt’altro che simpatica, vicina ti invita a risolvere il problema il prima possibile.
E finalmente dopo giorni il tuo fidato mastro Gaetano si è ripreso da quella terribile influenza e puoi tornare dalla signora per fare tutti i saggi del caso, per capire da dove proviene questa maledetta perdita.
Iniziate con la rimozione del parquet e qui iniziano i problemi perchè esattamente sopra le macchie della signora del piano di sotto non c’è nulla, tutto asciutto!
Cosi prima di trovare la perdita devi mappare i tubi dell’impianto, perché spesso gli installatori non seguono un criterio lineare per la posa dei tubi ma danno libero sfogo alla loro creatività.
Dopo aver demolito X mq2 di parquet nel salone della cliente hai trovato l’impianto, ma nessuna traccia della perdita.
Qui la padrona di casa inizia a dare i numeri perché nonostante il tuo caro Mastro abbia demolito ¼ di casa, la causa dell’infiltrazione resta un mistero e ad aggravare la situazione c’è un piccolo dettaglio:
Il parquet della signora non è mica roba di IKEA, assolutamente no, il parquet della signora è un meraviglioso parquet di betulla finlandese da ben 70€ al mq2 esclusa la posa, che aveva messo appena tre anni fa. |
E mentre cercate di svelare l’enigma del giorno, al nostro mastro viene in mente che, qualche giorno addietro, aveva sentito di un giovane Geometra che riesce a trovare le perdite senza demolire le case.
A questo punto la signora ne vuole sapere di più e chiede al muratore di cosa stia parlando.
Mastro Geatano risponde prontamente e dice:
“Signora, esiste uno strumento che dicono faccia la radiografia alle case e vede l’umidità, camera termica si chiama”.
La signora chiede se rammenta il nome di questo tecnico dotato di “super poteri”, ma il muratore non ricorda il nome del collega.
La signora, a questo punto, con i suoi settantasei anni accende il PC e inizia a cercare sul famoso motore di ricerca:
- Camere Termiche Catania
- Termocamere Catania
- Termocamere Sicilia
- Termografia Catania
E alla ricerca [Temocamere Sicilia] le viene fuori il nome della nostra società, chiama e chiede di queste telecamere termiche, i miei colleghi le indicano il mio numero di telefono.
Mi chiama e dice, “lei è Dario Crisafulli, quello delle telecamere termiche?” e mi espone il suo problema, spiego alla signora che io le termocamere in Sicilia le vendo e che non svolgo l’attività di “termografo” quindi non posso fare una diagnosi termografica, allora mi dice: “Qui c’è il muratore che dice di conoscere uno che fa questo lavoro, aspetti che glielo passo.”
Il muratore mi descrive il tecnico in questione, capisco di chi parla, gli do il numero e poi non ne so più nulla…
Qualche giorno dopo il mio cliente dotato di una termocamera da appena 3000€ (si, oggi non ci vuole più un mutuo per una termocamera) mi ha raccontato che è andata a finire con una cosa del genere:
L’acqua fuoriuscita dal tubo di mandata si è infiltrata nell’intercapedine del muro e dall’interno dell’edificio non era possibile capire da dove provenisse l’umidità
Al prossimo articolo
Dario Crisafulli
Distributori Termocamere FLIR
Mail: termocamerafacile[chiocciola]gmail.com
Mobile: 0039 3337910427
Facebook: TermocameraFacile
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