Che cos’è la termografia IR e perché è fondamentale per la riqualificazione energetica degli edifici?
La termografia IR è una tecnica di diagnosi non invasiva che, tramite la radiazione infrarossa emessa da un corpo, consente di determinarne la temperatura superficiale dell’oggetto ispezionato.
In caso di riqualificazione energetica, una perizia termografia permette di ottenere informazioni estremamente utili su eventuali dispersioni energetiche di una abitazione che non rendono l’edificio a basso consumo energetico.
Spifferi d’aria dalle finestre che non rendono gli ambienti confortevoli, formazione di muffa e condensa sui muri o attorno le finestre, pagare cifre sempre più alte per il riscaldamento e il raffrescamento senza ottenere il risultato sperato sono le conseguenze di un inesistente isolamento termico dell’involucro edilizio e di vecchi infissi installati “alla vecchia maniera”.
Oggi, grazie all’Ecobonus 110%, i proprietari delle abitazioni hanno la possibilità di ristrutturare e riqualificare la propria casa beneficiando dell’agevolazione fiscale che permette di detrarre, tramite credito d’imposta, i costi dei lavori di efficientamento energetico.
Ma come bisogna intervenire?
Per riuscire a fare un salto di 2 o più classi energetiche, come indicato nell’articolo 119 del Decreto Rilancio Italia, è estremamente importante programmare interventi specifici per migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio.
Tuttavia non è cosi semplice come si pensa.
Durante la riqualificazione di un edificio bisogna fare i conti con diverse problematiche che esistono dal momento in cui la costruzione dell’edificio è stata completata.
Materiali non conformi, coibentazione esterna o interna posata male, installazione degli infissi eseguita non correttamente ecc..
Quando si parla di Ecobonus 110% per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti la termografia ha un ruolo da protagonista perché consente di individuare tutte le problematiche della casa permettendo, inoltre, di poter pianificare interventi mirati per migliorare l’isolamento termico della stessa.
Vediamo nel dettaglio i vantaggi che rendono importante la termografia.
Perché la termografia è importante per la riqualificazione energetica degli edifici
Una diagnosi termografica consente di effettuare una analisi accurata dell’intero involucro della casa e individuare i ponti termici dove avviene la maggiore dispersione energetica.
Ma cosa sono i ponti termici?
I ponti termici sono delle aree dell’edificio utilizzate dal calore come corsie preferenziali per fuoriuscire dagli ambienti interni verso l’esterno (il calore è sempre ad uscire e non l’aria fredda ad entrare).
Individuare i ponti termici è fondamentale per poter comprendere quali sono gli interventi idonei di riqualificazione energetica da pianificare.
Infatti, la termografia consente di localizzare, con estrema precisione, il punto esatto di un ponte termico e pianificare interventi specifici.
Inoltre, la termografia gioca un ruolo importante anche dopo gli interventi di riqualificazione energetica, proprio per verificare il risultato finale ottenuto.

Termografia e riqualificazione energetica: Prima e dopo gli interventi
L’importanza di una diagnosi termografia preventiva per la riqualificazione energetica di un edificio è dovuta dal fatto che permette di localizzare le aree problematiche e intervenire in modo mirato senza inutili demolizioni.
Tutto questo grazie all’utilizzo di una termocamera ad infrarossi che riesce a vedere oltre il visibile.
Ma dove si trovano i ponti termici?
I ponti termici nella maggior parte dei casi si trovano:
- in prossimità di travi e pilastri della struttura portante dell’edificio;
- in corrispondenza dell’attacco al terreno dell’edificio;
- in corrispondenza del nodo con la copertura;
- nell’area dove è alloggiato il cassonetto degli avvolgibili che presenta una parete meno spessa.
La termografia è una tecnica non invasiva che consente di pianificare correttamente, in caso di lavori di riqualificazione energetica, gli interventi nei punti che richiedono maggiore attenzione ed eliminare i problemi di scarso isolamento termico.
A cosa può essere utile una indagine termografica dopo la fine dei lavori di riqualificazione?
Conclusi i lavori di riqualificazione energetica dell’edificio, una diagnosi termografica consente di esaminare i risultati degli interventi risolutivi, cioè se le dispersioni energetiche siano state limitate quasi a renderli innocui.
Termografia e riqualificazione energetica: basta muffa e condensa in casa!
Constatato che con una perizia termografica è possibile individuare i punti di dispersione energetica maggiore, è fondamentale limitare i ponti termici perché dannosi per la salute degli inquilini dell’abitazione.
Perché?
Perché proprio in corrispondenza di un ponte termico vi è la più alta probabilità di formazione di muffa e condensa.
La muffa in casa, problema che non è possibile risolvere con qualche mano di pittura, rende gli ambienti insalubri creando una condizione pericolosa per la salute di chi ci vive.
In qualunque punto dell’abitazione, dove la coibentazione è assente o mal posata, si possono formare dei ponti termici che sono la causa principale della dispersione energetica (ad esempio in prossimità del nodo pilastro/trave).
Grazie ad una termografia è possibile individuare i punti critici della casa e progettare una corretta riqualificazione energetica per massimizzare l’isolamento della stessa.

Fai risparmiare tempo e denaro ai clienti con la termografia per riqualificare la loro casa
Ritorniamo a quanto detto in precedenza: una indagine termografica consente di localizzare esattamente le criticità dell’involucro edilizio e trovare la migliore soluzione per una coibentazione ad hoc.
Ma senza una termografia preventiva cosa accade?
Se il proprietario di un immobile decide di fare a meno di una analisi termografica preventiva è molto probabile che si ritrovi, a distanza di poco tempo, nella stessa situazione di partenza con gli stessi problemi anche dopo la fine dei lavori.
Questo perché i ponti termici non vengono gestiti nel modo corretto.
Soprattutto dopo aver posato una nuova coibentazione ed installato dei nuovi infissi, è più facile che la muffa torna a formarsi.
Perché?
Senza un cappotto termico e con vecchi infissi, gli spifferi contribuiscono a non far alzare troppo il livello di umidità all’interno degli ambienti domestici. E l’involucro edilizio non coibentato contribuisce a creare delle particolari condizioni di uniformità.
Il problema si crea anche quando viene effettuata una posa “non corretta” del cappotto termico: nelle zone “meno coibentate” si formerà la muffa e la condensa.
Ecco perché è importante la termografia per la riqualificazione energetica degli edifici!
Approfondimenti
Voi scoprire tutte le applicazioni e le potenzialità della termografia edile? Allora consulta questo video-articolo in cui vediamo le applicazioni più comuni della termografia applicata al settore costruzioni:
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La termografia in edilizia è una tecnica diagnostica non invasiva che fornisce importanti informazioni sulla salute delle case attraverso l’esplicazione della distribuzione delle temperature.
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Dario Crisafulli
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