L’obiettivo di questo articolo è quello di offrirti alcuni suggerimenti su come regolare la tua termocamera per ottenere un termogramma impeccabile da analizzare.
Termografia: Le regolazioni principali per ottenere un termogramma impeccabile
L’uso delle moderne termocamere portatili è abbastanza semplice, ma l’interpretazione dei termogrammi richiede conoscenza, formazione ed esperienza.
Per aiutarti a preparare e acquisire il migliore termogramma da analizzare in fase di post processo, voglio parlarti di quattro regolazioni della termocamera che devi conoscere e tenere sempre in considerazione prima di scattare una immagine termica.
1. Regolare la messa a fuoco per avere un termogramma definito
Alcune termocamere ad infrarossi sono dotate di un obiettivo a fuoco fisso. In questi casi la messa a fuoco richiede abilità per trovare la migliore distanza dal tuo obiettivo che fornisca un termogramma chiaro e dettagliato.
Per le termocamere dotate di regolazione manuale della messa a fuoco, spetta a te dedicare il tuo tempo a focalizzare strettamente il tuo obiettivo per bloccare l’immagine più nitida quando acquisisci l’immagine.
Le termocamere professionali, invece, hanno una funzione di messa a fuoco automatica o una funzione di messa a fuoco automatica a pulsante.
Entrambe queste opzioni forniscono una buona messa a fuoco della termocamera ma richiedono anche diligenza da parte tua in quanto non sono coerenti come la coordinazione occhio-mano di una messa a fuoco manuale.
La concentrazione è una delle chiavi per ottenere un ottimo termogramma.
Attenzione! Non è possibile modificare la messa a fuoco di un termogramma acquisito con il software per PC in un secondo momento. Quindi prenditi il tuo tempo e fallo bene la prima volta!

Esempio di termogrammi con e senza la messa a fuoco.
2. Impostare correttamente il valore dell’emissività
L’emissività è la quantità di radiazione emessa da un oggetto rispetto all’energia irraggiata da un corpo nero quando entrambi sono alla stessa temperatura.
Un’impostazione di emissività inferiore verrebbe utilizzata per oggetti altamente riflettenti e un’impostazione di emissività elevata verrebbe utilizzata per oggetti a bassa riflettività.
Gli oggetti non metallici o che hanno una superficie più ruvida avranno un’emissività maggiore. La regolazione dell’emissività è importante quando si effettuano misurazioni della temperatura o quando si confrontano le temperature di due diversi oggetti.
Impostare non correttamente l’emissività farà apparire gli oggetti in un termogramma più caldi o più freddi di quello che sono realmente.
In questo video, il docente Luca Del Nero ti spiega cosa è e perché è cosi importante l’emissività dei materiali.
3. Calcolare ed impostare la temperatura riflessa sulla termocamera
L’impostazione della temperatura riflessa consente di compensare le temperature degli oggetti circostanti che si riflettono sull’oggetto in analisi.
Se sospetti la presenza di riflessi dagli oggetti circostanti, sposta la termocamera nell’area del bersaglio e vedi se il punto caldo o freddo si muove con la termocamera.
Se lo fa, è un riflesso di un altro oggetto, se non lo fa, è un vero punto caldo o freddo.
Per scoprire qual è la temperatura riflessa, dovrai regolare l’emissività della termocamera su 1.0, quindi posizionare un pezzo di foglio di alluminio increspato su un pezzo di cartone.
Tieni il foglio di alluminio tra la termocamera e l’oggetto che intendi analizzare e annota la temperatura del foglio di alluminio. Successivamente inserisci la temperatura della pellicola nell’impostazione della temperatura riflessa sulla tua termocamera.
Proprio come l’emissività, la temperatura riflessa è importante quando si effettuano misurazioni della temperatura o si confrontano le temperature di due o più oggetti.
Luca Del Nero, con questo video, ti mostra come compensare questo ed altri errori, utilizzando i parametri di correzione di cui sono dotate le moderne termocamere IR e di relativi software.
(alla fine dell’articolo trovi la guida per impostare correttamente l’emissività e la T° riflessa)
4. Termogramma perfetto grazie alla regolazione termica manuale
La regolazione termica della termocamera implica la regolazione dell’intervallo di temperatura durante la modalità di visualizzazione manuale. Le attuali termocamere di solito hanno una modalità di visualizzazione automatica e una modalità di visualizzazione manuale.
Quando la termocamera è in modalità automatica, la stessa regolerà automaticamente la scala della temperatura in base a ciò che viene visualizzato, il che fa sì che il display cambi colore frequentemente quando la camera termica viene spostata da un luogo all’altro.
La modalità manuale consente, invece, di regolare il range su un intervallo desiderato. Quindi la termocamera visualizzerà sempre questo intervallo di temperatura fino a quando non si torna alla modalità automatica.
L’uso della modalità manuale è il modo migliore per evidenziare nel termogramma le differenze di temperatura dell’oggetto analizzato.
I termogrammi di seguito mostrano un’anomalia su un isolatore elettrico. Il termogramma a sinistra è stato scattato con la regolazione dell’intervallo di temperatura in automatico.
L’immagine termica a destra, invece, il range di temperatura è stato regolato in manuale, infatti il problema all’isolatore è più definito.

Invece, nel termogramma a destra, dopo aver impostato manualmente il range di temperatura, la casa prende vita, in termini di colori, e si vanno enfatizzare tutta una serie di informazioni che non erano visibili quando il termogramma è stato scattato in automatico.

L’importanza del software per l’analisi di un termogramma
Scattare solo un termogramma per individuare un problema, a volte non è sufficiente. Infatti, un’immagine termica senza una misurazione accurata dice molto poco sulle condizioni di un collegamento elettrico, di una parte meccanica usurata o sullo stato di un edificio.
Inoltre, un termogramma senza un modo semplice e veloce per analizzarlo non offre la possibilità di prendere decisioni tempestive di riparazione o individuare e separare quei “punti caldi” che possono causare problemi.
Un termogramma scattato perfettamente e accompagnato dall’utilizzo del software FLIR per l’analisi post processo, permette di individuare rapidamente i problemi e fornire immediatamente le risposte necessarie per capire quale azione di riparazione intraprendere e quando.
Approfondimenti
Per un termogramma perfetto, anche dal punto di vista quantitativo, devi impostare correttamente i due parametri di emissività e riflettività. Vuoi imparare come si fa? Leggi la guida:
=> Come impostare emissività e temperatura riflessa
Vuoi conoscere tutte le applicazioni e il potenziale della termografia in edilizia? Quindi guarda questo video-articolo in cui vediamo le applicazioni più comuni della termografia eseguita nel settore edile:
=>> La termografia edile – Video + articolo
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Dario Crisafulli
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