Un tecnico che effettua una indagine termografica su un involucro edilizio deve tener conto di molti fattori che, se ignorati, potrebbero compromettere la propria diagnosi.
Le domande principali da porsi sono: quali sono gli elementi da tener in considerazione durante un’analisi termografica per avere risultati e misure affidabili? In quali condizioni è consigliabile effettuare una perizia termografica su un edificio?
In questo articolo voglio darti alcuni suggerimenti su come fare un’indagine termografica in edilizia senza commettere errori.
Quando fare una termografia in edilizia?
La termografia in edilizia permette di ottenere importantissime informazioni sull’involucro di un edificio. Tuttavia, è fondamentale sapere che una termografia edile subisce gli effetti delle condizioni ambientali e climatiche del sito dove l’operatore si trova a svolgere la diagnosi.
Vediamo quali accortezze occorre avere prima di effettuare una perizia termografica.
Innanzitutto è molto importante pianificare correttamente il momento dell’analisi termografica. Scegliere quando fare una termografia è fondamentale per ottenere risultati e misurazioni attendibili.
Inoltre, è consigliabile svolgere l’indagine in assenza di irraggiamento solare, preferibilmente dopo il tramonto del sole, questo perché il fabbricato da esaminare è in fase di raffreddamento.
Se si opera in condizioni climatiche avverse (pioggia e vento forte per intenderci) o si sceglie un orario non adatto, ci sono molte probabilità di non veder nulla o, peggio ancora, di incorrere ad errori di valutazione.
Infatti, fattori come temperatura, umidità e velocità del vento variano il modo in cui avviene lo scambio termico tra l’ambiente esterno e i materiali, influenzando i risultati dell’indagine.
Come ottenere ottimi termogrammi
Per ottenere dei termogrammi e delle misurazioni corrette è necessario che la differenza di temperatura tra la struttura in analisi e l’ambiente circostante sia di almeno 10°C, in modo tale da poter localizzare correttamente eventuali anomalie termiche.
Inoltre, un buon termogramma deve essere ben sintonizzato termicamente: la termocamera aggiusta automaticamente le lettura di temperatura tra il massimo e il minimo della radiazione, a prescindere dai parametri oggetto.
Per avere maggior dettagli dall’immagine termica è necessario intervenire manualmente modificando la scala della temperatura apparente come l’esempio di seguito riportanto:

Termogramma con sintonizzazione termica automatica

Termogramma con sintonizzazione termica manuale
Un altro fattore limitante da tenere in considerazione è la presenza di altri fonti di calore presenti nell’involucro edilizio (es. tubazioni termicamente non isolate o elementi scaldanti).
Infatti, questi elementi possono condizionare la diffusione della temperatura sui componenti dell’involucro edilizio. Anche i riflessi di luce che provengono da altre superfici possono essere confusi come difetti della struttura in esame.

La finestra evidenziata dal cerchio in giallo, in apparenza sembra che la parte alta sia pià calda rispetto la parte bassa, invece, è solo l’effetto del riflesso della gronda posizionata in alto.
Condizioni ottimali per fare una termografia in edilizia
Per ottenere misurazioni attendibili in una termografia edile è fondamentale che le condizioni ambientali siano stabili.
In altre parole, le condizioni climatiche, gli oggetti da analizzare ed ogni altra fonte che possa influire durante la diagnosi,non devono variare mentre si effettuano le misurazioni, solo in questo modo è possibile tener conto delle potenziali sorgenti di disturbo.
Durante una perizia termografica all’aperto, le condizioni atmosferiche devono essere sempre e comunque stabili ed il cielo nuvoloso al fine di schermare l’edificio in analisi dalla luce diretta e dalla radiazione diffusa fredda della volta celeste.
Bisogna anche considerare la trascorsa esposizione alla luce solare, infatti, la struttura da analizzare tramite una termografia può ancora essere calda grazie alla propria capacità di immagazzinare calore.
Condizioni ambientali ideali per la termografia in edilizia
In conclusione, per ottenere misure precise ed attendibili tramite una termografia in edilizia, le condizioni ambientali ideali sono le seguenti:
1. Condizioni atmosferiche stabili;
2. Cielo nuvoloso prima e durante la misura (per misure all’aperto);
3. Assenza di luce solare diretta prima e durante la misura;
4. Assenza di precipitazioni;
5. Superficie dell’oggetto di misura asciutta e priva di fonti termiche d’interferenza (es. assenza di fogliame sulla superficie);
6. Assenza di vento o correnti d’aria;
7. Assenza di fonti d’interferenza nell’ambiente di misura o nel percorso di trasmissione;
8. La superficie dell’oggetto di misura è ottimale se ha emissività elevata e nota.
Approfondimenti
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Dario Crisafulli
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